demoni antimeridiani

jeune fille standard editionjeune fille standard editiontra i libri non nascondo la saccente soddisfazione di aver letto poco, ma veramente.
mi manca una storia definitiva, da Aleppo a
come si fa a descrivere i rifiuti? essi sono pieni di angoli, più li indaghi più crescono… ho visto un cartone buttato circa un mese fa… ha cambiato posizione e le piogge l’hanno trasformato in pasta ruvida, sedimentata, tutt’uno con le plastiche rigonfie di biologico. immagina d’estate.
le parole qua sopra son rifiuti, si trasformano dopo che le butti, cambiano posizione, si legano ad altro, diventano pasta straccia. quando si solleva il velo puzzano, dichiarano la loro intima repellenza.
insieme parole e disorganico ci si può mangiare, basta collocarle nei tempi opportuni, un giorno sì l’altro pure. bivacchi di gabbiani tutt’intorno, a scannarsi.
se si aspetta il colera per la nuova fiammata, d’emergenza e strilloni, basta seguire le vie segrete del percolato, dopo tutta quest’acqua. e sai quanti gabbiani ancora, e quanti soldi, e le fisime sbigotte d’europeica unione.
– All’inizio esistevano dei vaccini usati per via parenterale ma si è visto che conferivano una protezione transitoria e talvolta scarsa e davano effetti collaterali tipo febbre, dolore nella sede dell’iniezione e malessere generale.
Scherzaci col fuoco, con l’acqua, tu.
– Si può arrivare fino ad una perdita di un litro di feci in un’ora.
La città è come una stanza chiusa, piena di fiori vizzi e acqua stagnante. Rivoli diarroici a irrorare le nostre parole secche e contorte.
– A tutti gli scribi e artisti e praticanti di magie attraverso i quali questi spiriti si sono manifestati.

Sì hanno preso corpo e dominio negli elementi scartati dal ciclo del consumo – essi vivono, finalmente! La rivolta della munnezza, titolo da libro di storia per i licei…
Perchè sono tutti scribi e artisti e praticanti di magie, dal prete al pizzaiolo essi sanno, e criticano, e rivoltano le tombe di presenza scritta! evocano, i dèmoni, tutta questa moltitudine infernale di Stavrogin, la falange armata della Reazione, in prima linea contro la munnezza! slalom tra le barricate di mamme, con i cartelli, il fuoco agli occhi dei figli senza scuola, senza parini e leopardi, senza corsi postmeridiani finanziati dalla regione, costretti a saltarsi il carnevale, a sbranarsi il telefono con l’interlocutore di faccia, a ravanare nella discarica dell’esistenza così resa visibile, inquietante, disvelata come inferno sulla terra, il trionfo dell’inorganico sulla chiacchiera, dell’esposto sulla vetrina, del rottame sul perfettamente funzionante!
come se non fosse mai esistito, quel mondo scaricato conto terzi, su paesi interi, popolazioni televisive, spettrali, sommerse da inondazioni e terremoti sempre fatali, sempre naturali.
– Il batterio si trasmette per via oro-fecale, tramite l’ingestione di parole o immagini contaminate da esse.
indignazione suprema, accorata rassegnazione, imploso risentimento, tecnica della pentola a pressione. improvviso, il rimosso del libero mercato sfocia per le strade, si erge a mausoleo, decompone sgraziato sotto gli occhi dei dèmoni ridenti.
– Pazuzu, Lord of Fevers and Plagues, Dark Angel of the Four Winds with rotting genitals from which he howls through sharpened teeth over stricken cities
ritorna a prelevare il regno che ti è stato strappato con l’inganno della storia.

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One Response to demoni antimeridiani

  1. Annus Fictus says:

    Un’idea putrida e malsana allo stesso tempo, come le montagne di “roba” che ci circondano fisicamente e mentalmente. Ricicliamoli e destiniamoli, seguendo le linee guida delle affinità elettive, alla costruzione del nuovo parlamento italiano. Una rinascita sancita dal fetore del materiale fisico e umano.
    Ciao

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