stringo forte la mano.
Io posso, nel tuo viaggio,
ferire
con dolce irruenza.
Onde dalle mille punte
percuoti solitario
con mani eterne.
Da destini ignoti,
instancabili invece,
ti fai guidare lento
e impazzito.
Con il mio passo
non dotato di ali
Icaro
è costretto a percorrerli
e vederli dall'alto
quasi come lance
a chi colpiscono
pronti
scogli di cera aguzzi
ali di terreno
piume di vie eterne.